Obiettivo Trofei

I Trofei Alfa Romeo, un pezzo di storia dell’arte italiana.

1983.
Arnaldo Pomodoro (1926)


Oggi considerato uno dei più grandi scultori italiani, conosciuto ed apprezzato in ogni parte del mondo. Fratello maggiore di Giò Pomodoro (autore del Trofeo Alfa Romeo 1966). Ha insegnato in varie università americane ed infatti negli Stati Uniti è molto conosciuto ed apprezzato. Predilige il bronzo con cui compone le ormai famose sfere lucidissime ed aperte da cui si intravedono spazi e meccanismi interni, come fossero animate e internamente scomposte. Fu amico di Lucio Fontana (autore Trofeo Alfa Romeo 1964) ma il suo stile tenderà verso la perfezione essenziale dei solidi geometrici dalla sfera al cubo, al cilindro, al cono, tutti incisi di netto, con tagli ripetitivi e consecutivi, come fossero parte di uno spartito musicale o di un complesso meccanismo racchiusi o meglio seminascosti da superfici esterne ben levigate e uniformi. Sembra quasi che lo spazio esterno non significhi più nulla o addirittura non esista; la vita, il movimento, l’essenzialità è tutta racchiusa nella splendida, lucente perfezione dell’involucro o della massa bronzea che compone la scultura. Le sue opere monumentali sono esposte nelle più importanti città del mondo da Mosca (Palazzo della Gioventù) a New York (Palazzo Nazioni Unite), come a Roma davanti al Ministero degli Esteri al Foro Italico fino in Sicilia, a Cefalù, dove ha disegnato il gran portale dell’antico Duomo.

Il disco in bronzo realizzato per Alfa Romeo nel 1983 richiama il Grande Disco del Sole in Piazza Meda a Milano, ma il nostro è assolutamente pieno, senza alcuna fenditura, con linee geometriche che si intersecano a formare angoli e piccole piramidi, linee uniformi ma diverse nelle due facce di esposizione. Il Disco Trofeo è girevole a 360° su una base, anch’essa in bronzo, firmata e numerata dall’artista, sotto la quale, in un cerchio sempre di bronzo è inciso: edizione Alfa Romeo.

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