Obiettivo Trofei

I Trofei Alfa Romeo, un pezzo di storia dell’arte italiana.

1985.
Pietro Cascella (1921-2008)


Fratello e collaboratore di Andrea (autore del Trofeo Alfa Romeo 1975), cui fu molto legato (“siamo due vele della stessa nave” scrisse), fece parte di una famiglia di artisti davvero prolifici. Visse vicino Massa Carrara e alle pietre bianche che tanto amava e in cui vedeva e ricavava le forme che lo spirito e l’arte sua gli dettavano. Fu anche lui pittore, ceramista, scultore ed espose giovanissimo alla Quadriennale di Roma nel 1943 e alla prima Biennale di Venezia dopo la guerra. Fu amico di Roberto Sebastian Matta, famoso architetto e pittore cileno, con cui condivise pensiero e tematiche. Fu artefice di numerose imponenti opere monumentali realizzate in marmo, travertino o semplice pietra come la nave sul Lungomare di Pescara o il Monumento ai martiri di Auschwitz, l’Arco della Pace a Tel Aviv, la Porta della Sapienza a Pisa, Omaggio all’Europa a Strasburgo, Sole e Luna a Riad. Ha esposto ovunque e anche le sue opere sono in numerosi musei e collezioni private in ogni parte del mondo.

Il Trofeo di Pietro Cascella rappresenta un leone in bronzo con le zampe anteriori protese in avanti, nell’attimo di scattare e di colpire. La scultura, firmata e numerata dall’artista alla base, prende spunto dalla potenza e dalla vitalità dei motori Alfa Romeo. “Da questo slancio vitale nasce l’opera. Nell’opera di Pietro Cascella il dato primitivo o addirittura primordiale tende sempre a risolversi in allegoria attuale” (depliant AR per la presentazione dell’opera, 1985).  

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