Obiettivo Trofei

I Trofei Alfa Romeo, un pezzo di storia dell’arte italiana.

1976.
Pietro Consagra (1920-2005)


Siciliano con forte senso di appartenenza alla sua antica terra e alle sue tradizioni, culturali e storiche, iniziò il percorso artistico all’Accademia di Palermo, abbandonando poi nel dopoguerra i canoni classici e creando il famoso “Gruppo Forma” in cui vengono teorizzate appunto le varie forme di astrattismo di cui fu noto esponente insieme ad altri artisti altrettanto illustri come Guttuso, Turcato, Dorazio, Perilli, … Con il suo astrattismo volle abbandonare ogni tipo di forma plastica per dirigersi verso una scultura piana e simbolica che realizzò quasi sempre in metalli vari. Premiato ripetutamente alla Biennale di Venezia e a numerose mostre internazionali. Le sue opere sono esposte in vari musei e piazze del mondo.

La sua arte, come lui stesso dichiarò, vuole «esprimere il ritmo drammatico della vita di oggi con elementi plastici che dovrebbero essere la sintesi formale delle azioni dell’uomo a contatto con gli ingranaggi di questa società dove è necessaria volontà, forza, ottimismo, semplicità, chiarezza» come appunto si percepisce dal suo Trofeo Alfa Romeo. Un quadrifoglio in bronzo di chiara fattura futuristica, piatto e leggero, in cui le forme e le curve si incontrano e si comprendono creando un nuovo Quadrifoglio destinato al futuro successo dell’Alfa. Anche nel 1976 numerosi i piloti premiati, tra cui: Andruet, Bigliazzi, i fratelli Brambilla, Anna Cambiaghi, Chiapparini, Donà, Drovandi, Fracastoro, Gimax, Jacoangeli, Merzario, Ottomano, Pittoni, Poocky,Zeccoli

Mi sono lasciato volutamente entrare nei ritmi formali del Futurismo storico, con la curiosità di vedere migliorata la mia matrice frontale in quella dei maestri affascinati dall’avvenire.

Pietro Consagra

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